DOTT.SSA MIRNA MERCURIbiologa, nutrizionista e tecnologa alimentare iscritta regolarmente all'albo, esperta in valutazione dei bisogni nutrizionali di bambini adolescenti, adulti e anziani e della formulazione delle opportune diete, calcolo della massa magra e bioimpendenza.IL MIO METODOLa parola dieta viene continuamente nominata, in tempi in cui l’obesità viene definita la malattia del terzo millennio, ma come possiamo districarci tra le numerose diete che ci forniscono giornali televisioni e mode del momento dalla dieta del fantino a quella dell’ananas, o piuttosto a quella del minestrone a zone, iperproteica o iperglicemica?La risposta viene da studi epidemiologici, la dieta che ha migliore effetto è quella che viene realmente seguita, quindi a parte diete fortemente ipocaloriche 800 kcal che sono dannose perché danno carenze nutrizionali non permettendo il mantenimento del corpo e delle attività vitali, le diete se seguite fanno dimagrire.Come aderire alle diete?Questo è il problema da affrontare con il nutrizionista che con la sua competenza adegua la dieta alla persona e non ad un modello che potrebbe non corrispondere a noi, alle nostre esigenze alle nostre abitudini e ci indirizza a bruciare la massa grassa e non i muscoli, errore tipico nella dieta fai da te.Io opero nella provincia di Roma lo studio ha sede a Lariano, ma facilmente e velocemente raggiungibile da Velletri, Genzano, Artena, Valmontone, Colleferro, Cori, Carchitti, San Cesareo, Giulianello, Rocca Massima.Collaboro con una psicologa Simona Picarelli che è a Roma, che con il centro estetico Aglaia a Lariano.Perchè il Biologo Nutrizionista?Il biologo è l’unico professionista, a favore del quale esiste una precisa norma giuridica di rango legislativo, che riconosce la sua competenza a valutare i bisogni nutritivi e a prescrivere le conseguenti diete.L’art. 3 della legge 24.5.1967, n. 396 afferma testualmente che formano oggetto della professione di biologo le attività di “valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell’uomo”.LA CELLULITELa cellulite è una panniculopatia-edemato-fibrosclerotica è una patologia e non un inestetismo della cute. Questa alterazione della cute e della sottocute porta ad una stasi circolatoria e ad accumulo di liquidi e di cataboliti cellulari.Il tessuto in sofferenza forma nuove fibre di collagene che legano gli adipociti ( cellule di grasso) formando dei micro noduli.Le cause sono in parte di natura ormonale, ma esistono anche molti fattori scatenanti: vita sedentaria, stipsi, bagni in vasca con acqua molto calda, anticoncezionali e UNA DIETA NON EQUILIBRATA.COME CURARLA:Trattamento cutaneo d'urtoUtilizzando una azione dermoestetica mirata IN (attraverso l'impiego di compresse orali) e OUT (tramite patch cosmtici),Trattamento Idropinico per depurare l'organismo.Utilizzo di un drenante-vasoprotettore.Dieta EquilibrataPer aumentare la massa magra e diminuire la massa grassa.DIETE PERSONALIZZATE- Per gli Sportivi;- Per le Mense;- Per le Intolleranze;- Per le Patologie;- Per la Gravidanza;- Per l'Allattamento;- Per i Bambini;- Con integratori*;- Proteiche*.Se necessario.INFO NUTRIZIONEL'obesità infantile:è un problema di notevole rilevanza sociale.Il fenomeno, che in Italia colpisce un bambino su quattro: il 4% è obeso, il 20% in sovrappeso(fonte min della salute) è il risultato di un bilancio energetico positivo protratto nel tempo; in pratica si introducono più calorie di quante se ne consumano e della scarsa attività fisica.I comportamenti alimentari del bambino sono decisamente influenzati dal modello culturale che caratterizza il suo contesto socio-familiare, in modo particolare dallo stile di vita, dalle abitudini alimentari, dal personale rapporto con il cibo che ha la “mamma” o colei che è incaricata della preparazione dei pasti e da come vive il suo ruolo di “nutrice”:È necessario, quindi, con un’ informazione adeguata e attraverso strumenti di comunicazione efficaci, accrescere nelle madri la consapevolezza dei rischi che errate abitudini alimentari comportano per la salute, anche futura, dei figli, aiutandole a scegliere percorsi più salutari: strumenti di prevenzione, questi, sufficienti ad evitare l’insorgere già dall’infanzia di patologie gravi come l’obesità.DHA o omega-3Gli Omega-3 sono una categoria di acidi grassi essenziali (ai quali appartengono anche gli Omega 6), indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo che vengono definiti anche acidi grassi polinsaturi cioè hanno al loro interno delle insaturazioni(doppi legami) necessarie nelle strutture delle membrane cellulari, principalmente del cervello e di tutto il sistema nervoso e nella retina, migliorando anche il contatto sinaptidico e quindi il fluire dei messaggi nervosi. Si trovano principalmente nel pesce azzurro e nel salmone, è uno di quei casi in cui il grasso fa bene.Nei bambini e negli adolescenti obesi, livelli circolanti ridotti di acidi grassi polinsaturi della serie omega 3 si associano ad un aumento della flogosi sistemica e alla disfunzione endoteliale.Questi risultati suggeriscono l’efficacia degli omega 3, soprattutto per periodi di assunzione prolungati, nella riduzione del rischio cardiovascolare negli adolescenti obesi.Fonte: Dangardt F, Osika W, Chen Y, Nilsson U, Gan LM, Gronowitz E, Strandvik B, Friberg P.Atherosclerosis. 2010 Oct;212(2):580-5.Gli ormoni tiroidei (T3 e T4): vengono secreti dalla tiroide in risposta all'ormone ipofisario TSH, la cui produzione è a sua volta regolata dall'ormone ipotalamico TRH.Il TSH, o tireotropina, è una glicoproteina prodotta dalle cellule tireotropre dell'ipofisi. Ha secrezione pulsatile, con periodi di due ore, che aumenta nel periodo antecedente al sonno.Gli ormoni tiroidei, triiodotironina (T3) e tiroxina (T4), vengono prodotti dalle cellule follicolari della tiroide in risposta al TSH.Il ferroIl ferro è un elemento presente nel nostro, maggiormente sotto forma di ferro emico cioè legato all’emoglobina piuttosto che sotto forma di ferro non emico (di riserva presente nella milza e nel midollo osseo, cioè la ferritina nelle analisi).Il ferro è di fondamentale importanza per il trasporto dell’ossigeno da parte dei globuli rossi e nel metabolismo degli acidi nucleici(DNA,RNA). Alcuni alimenti sono ricchi in come la carne rossa di ferro emico e quindi biodisponibile, le verdure e i legumi invece hanno principalmente ferro non emico, ma l’assorbimento può essere facilitato ingerendo nello stesso pasto alimenti ricchi di vitamina C. Vino rosso, cioccolato, caffè e tè, invece, a causa del loro contenuto in tannini, riducono l'assimilabilità del ferro: è pertanto preferibile assumere questi alimenti lontano dai pasti.Anche i latticini possono ridurre considerevolmente (tra il 30% e il 50%) l'assimilazione del ferro vegetale, a causa del loro alto contenuto di calcio.I cereali integrali contengono anche acido fitico che si lega spesso a minerali e se non correttamente introdotti nell’alimentazione possono ridurre l’assimilazione di ferro.Lo zincoLo zinco è un oligoelemento che interviene in moltissimi processi metabolici dell'organismo.Buone fonti vegetali di zinco sono i legumi (ceci in particolare), i semi di zucca, il lievito alimentare, il muesli e i cereali integrali, soprattutto se germogliati.L'assunzione contemporanea di calcio diminuisce l'assimilazione anche di questo minerale e pertanto una dieta ricca di latticini predispone alla carenza di zinco.Dott.ssa Mercuri MirnaSpecializzata in dietologiaNutrizionista Dr.MercuriVia Garibaldi, 16400040 LARIANO (RM)
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