DOTT.SSA SARA PIERANTOZZICHI SONOMi chiamo Sara Pierantozzi, Dietista specializzata in Scienze Della Nutrizione Umana:- laureata in Dietistica presso l’Università Gabriele D’annunzio di Chieti nell’anno 2007/2008 con Vot. 110/110 e lode (Tesi: “Diabete e Celiachia in età pediatrica”);- laureata successivamente in Scienze della Nutrizione Umana presso l’Università di Roma Tor Vergata nell’anno 2009/2010 con Vot. 110/110 e lode (Tesi: “Kwashiorkor”- sindrome da malnutrizione acuta infantile): durante questo periodo ho avuto l’opportunità di conoscere le più avanzate tecniche di analisi della composizione corporea grazie al team del Prof. De Lorenzo, scopritore della “Normal Weight Obese Sindrome” (L’obesità in soggetti normopeso).Ho sviluppato in ambito ospedaliero una consolidata esperienza in nutrizione clinica ossia nel trattamento nutrizionale di molte patologie legate in maniera diretta o indiretta all’alimentazione, come Diabete tipo 1 e tipo 2, Celiachia, Intolleranze e Allergie alimentari, Obesità, Patologie infiammatorie dell’intestino, Reflusso gastro-esofageo, Sindrome dell’Intestino irritabile; mi occupo inoltre del trattamento nutrizionale durante la gravidanza/allattamento, di elaborazione di piani nutrizionali per sportivi, vegetariani, vegani, o anche di semplice educazione nutrizionale per tutte le fasce d’età con attenzione speciale all’età pediatrica, periodo della vita durante il quale nascono e si consolidano molte abitudini alimentari scorrette. IL MIO METODOSono 3 i principi – base sui quali costruisco i miei piani nutrizionali e il percorso formativo:- l’ educazione nutrizionale lungo l’intero percorso;- la personalizzazione massima del piano nutrizionale: cucito su misura sulla persona nel rispetto dello stile di vita e delle principali abitudini alimentari;- il rapporto di partnership Dietista/paziente: il successo dipende dalla reciproca collaborazione e nella risoluzione delle problematiche per il raggiungimento degli obiettivi che si presenteranno lungo il percorso;PRIMA VISITADurante la prima visita il mio compito sarà quello di costruire un quadro della sua personalità e del suo stile di vita; l’incontro consisterà in un dialogo Dietista/paziente per fissare il punto di partenza e il primo obiettivo del suo percorso nutrizionale, nella pratica il tutto si traduce in:- Un’anamnesi nutrizionale completa comprensiva di recall alimentare e 2 test;- Un esame bioimpedenziometrico per l’analisi della composizione corporea;- Misurazione delle circonferenza corporee e pesata;- La scelta del piano nutrizionale più adatto tra lo schema a grammature e il diario alimentare;- Pianificazione concordata del menù “tipo” giornaliero della prima fase;- Rilascio gratuito della “Guida Basic - Fase 1”.Il PERCORSO NUTRIZIONALE si articolerà appunto in 3 fasi:FASE 1 – La consapevolezza: si concretizza nel riconoscere i propri errori alimentari e nell’apprendere quali siano i propri fabbisogni energetici e nutrizionali. Il tutto avviene grazie ad un importante strumento: il piano nutrizionale “su misura” cucito sulla sua personalità e sulle sue esigenze quotidiane.FASE 2 – La crescita: è il passaggio ad un piano nutrizionale “a sostituzioni” che le permetterà di prendere quotidianamente decisioni più autonome sull’abbinamento degli alimenti che comporranno i suoi pasti, il mio compito sarà quello di correggere eventuali abbinamenti scorretti e risolvere con lei tutte le problematiche che si presenteranno lungo il percorso formativo.FASE 3 – L’autogestione: è l’abbandono del piano nutrizionale e il ritorno alla libertà di scegliere quantità e qualità degli alimenti che si assumeranno nel quotidiano, l’unico strumento sarà il diario alimentare che mi servirà per giudicare il risultato di tutto il percorso educativo delle fasi precedenti.Il SUCCESSO di tutto il percorso educativo sta nel diventare consapevole ed autonomo nelle proprie scelte alimentari perché sicuramente la consapevolezza e le nozioni di educazione alimentare rappresenteranno un tesoro da conservare a vantaggio della sua salute per tutta la vita.AREA ROSALe scelte alimentari della madre sono anche quelle del bambino:Calorie: bastano 200-300 Kcal in più per soddisfareil fabbisogno calorico in gravidanza;Carboidrati: no alle esagerazioni, è sufficiente consumare le quantità giuste e abbinare ad ogni pasto una buona quantità di fibra;Ferro, Calcio, Acido folico sono fondamentali;Mantenere il peso forma e un quadro metabolico equilibrato…Madre:l’obiettivo della madre è quello di compiere le giuste scelte alimentari per soddisfare l’aumento del fabbisogno di nutrienti e garantire la produzione di un latte di qualità per il proprio bambino.Bambino:l’allattamento e lo svezzamento sono le basi per uno nutrizione completa e lo sviluppo di abitudini alimentari corrette durante la crescita…L’età infantile è il periodo più a rischio per sovrappeso e obesità, ogni bambino deve essere educato alla sana alimentazione sin dallo svezzamento.Altrettanta importanza va all’attività fisica.NO alle merendine industriali e bevande zuccherate perché poco nutrienti ma molto caloriche, SI alla pizza che pur essendo calorica, con gli ingredienti giusti risulta nutriente (limitatamente), SI agli spuntini con frutta e yogurt,panino o anche dolce fatto in casa …NUTRIZIONE CLINICAIl legame concettuale che, negli ultimi anni si è sviluppato, tra “Dieta” e “Dimagrimento” è una percezione sterile e limitativa di ciò che invece rappresenta l’intraprendere un percorso nutrizionale, perché essere normopeso non significa sempre nutrirsi correttamente, accade spesso che soggetti normopeso siano malnutriti, pensiamo alle anemie da carenza di Ferro, Acido Folico, Vitamina B12 o a tutti quegli stati patologici che facilmente causano carenze nutrizionali (Celiachia non diagnosticata, patologie infiammatorie dell’intestino, assunzione o abuso di alcuni farmaci, intolleranze, allergia alle proteine del latte…).La “nutrizione clinica” si può tradurre nella fusione dei concetti “salute” e “stile di vita alimentare”, l’obiettivo di questa branca della medicina è appunto quello di promuovere la salute attraverso la pianificazione di uno stile alimentare che quindi possa educare per fare prevenzione.NUTRIRSI NEL MONDO DELLO SPORTAccade spesso, nel settore sportivo, di sentirsi consigliare degli stili alimentari o degli integratoriper migliorare la propria performance sportiva …… ma le linee guida dettate da un personal trainer o da altro soggetto sono veramente basate sull’evidenza scientifica *?* Le risposte alle domande che seguono fanno riferimento alla “Posizione Ufficiale dell’AMERICAN DIETETIC ASSOCIATION”, redatta nel 2009 in collaborazione con “Dietitians of Canada” e l’ “American College of Sport Medicine”: 146 studi scientifici sono stati selezionati al fine di fornire indicazioni nutrizionali specifiche che mirano all’ottimizzazione delle performance di atleti e sportivi.Qual è il MUST nutrizionale per uno sportivo?Il primo passo verso una buona performance sportiva è il soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico giornaliero.Quali sono le raccomandazioni per l’intake di carboidrati, proteine e grassi?In generale le quantità giornaliere sono: carboidrati - da 6 a 10 gr ogni Kg di peso; proteine – da 1,2 a 1,7 gr/Kg di peso; grassi – dal 20% al 35% del fabbisogno calorico giornaliero.Sono necessari integratori per soddisfare i fabbisogni giornalieri?La risposta è NO se l’alimentazione che si segue è varia e completa di tutti i nutrienti, la risposta è SI solo quando l’alimentazione dell’atleta non riesce a soddisfare uno o più fabbisogni essenziali.Quanto è importante l’idratazione corporea per uno sportivo?E’ fondamentale. Un organismo disidratato (dal 2% al 3 % della massa corporea di deficit idrico) si esibisce in performance peggiori rispetto al suo ottimale.Come faccio a calcolare la mia personale quantità di carboidrati, proteine, grassi?Si prendono come riferimento le raccomandazioni generali e si effettua un’operazione di allineamento alla tipologia e alla durata dello sforzo fisico, all’età, all’altezza, al sesso, al peso corporeo e infine alle condizioni ambientali (clima caldo/freddo, altitudine …)Dovrei fare uno spuntino prime dell’attività fisica?SI, lo spuntino pre-allenamento è essenziale per mantenere l’idratazione corporea e una buona glicemia durante l’attività fisica: dovrebbe apportare per lo più carboidrati e in secondo luogo proteine, mentre dovrebbe essere povero di fibre e grassi per velocizzare l’assimilazione;E dopo l’allenamento?Dopo l’attività fisica i MUST sono energia, fluidi, carboidrati, elettroliti, proteine per 3 obiettivi: ripristino delle riserve di glicogeno, idratazione e supporto alle attività anaboliche e di riparazione del tessuto muscolare.BIOIMPEDENZIOMETRIACOS E’?E’ un esame bioelettrico per lo studio della composizione quali-quantitativa della massa corporea; consiste nell’applicazione di 2 coppie di elettrodi su mano e piede di un lato del corpo di un soggetto in posizione supina e, mediante il passaggio di una corrente elettrica di intensità innocua, il macchinario fornisce i dati relativi alla resistenza che i tessuti oppongono al passaggio della suddetta corrente.PERCHE’ E’ UTILE?L’utilità sta nel fornire informazioni molto precise su stato di idratazione, massa magra e massa grassa, informazioni che le semplici circonferenze corporee, la plicometria, il BMI (indice di massa corporea) non possono fornire. Il primo dato diretto è quello che concerne lo stato di idratazione del soggetto, da qui, attraverso formule empiriche indirette, vengono forniti i dati quantitativi e qualitativi della Fat Mass (Massa grassa) e della Fat Free Mass (Massa magra) scorporando ancora questi dati in altri ancora più specifici si giunge ad informazioni e stime quantitative su:- Tessuto adiposo essenziale;- Massa metabolicamente attiva (informazione utile per il monitoraggio del metabolismo basale)- Acqua intra ed extracellulare;- Scambio Sodio/Potassio cellulare;- Metabolismo basale del soggetto.Si deduce quindi l’importanza della Bioimpedenziometria nell’individuazione di stati di malnutrizione, nel monitoraggio dei progressi legati ai programmi nutrizionali, nel toccare con mano gli effetti dell’attività sportiva sulla massa muscolare e la perdita di adiposità viscerali, nella valutazione della composizione corporea in età pediatrica ecc…Ecco un esempio di grafico (BIA vector) e dei relativi dati scaturiti da un esame bioimpedenziometrico: in questo caso il soggetto risulta avere una buona costituzione e una buona idratazione tissutale, per quanto concerne invece la massa grassa, l’esame rileva un eccesso di 4 Kg pur avendo un indice di massa corporea nella norma. Questo eccesso sarebbe stato difficile se non impossibile da identificare con circonferenze, plicometria, calcolo BMI e quantificazione del peso corporeo.CONTATTIPOLISPECIALISTICA GARDAViale Caduti per la Resistenza, 79Galleria Garda uno, Ingresso 1Roma Eur – Spinaceto